Tolfa con i suoi monti orgogliosamente celebri per la natura incontaminata, le vacche libere di pascolare sui suoi pendii, i faggi anche a basse altitudini, le borse di cuoio, i monti della Tolfa si stendono dal litorale tirrenico nei comuni di Santa Marinella e Civitavecchia, fino alle alture vulcaniche dei Monti Sabatini (Bracciano) e Cimini da cui li separa il corso del fiume Mignone. La cima più alta è il monte delle Grazie di 616 metri, situato tra Tolfa e Allumiere, ricoperto da un fittissimo bosco di faggi e agrifoglio. Allumiere è nato come villaggio per i minatori delle miniere di allume intorno al 1500 e trae il suo nome da questo minerale molto importante in passato per varie lavorazioni, fra cui quelle delle industrie tessili ( fissatore per i colori ), della lavorazione della lana, della carta, della lavorazione delle pelli e in medicina per le sue capacità emostatiche.
Il principale centro agricolo dei della zona è il paese di Tolfa, pittorescamente addossato a scoscese rupi, sul versante meridionale. La parte vecchia, immediatamente sottostante alla rocca Frangipane, oggi diruta, ha una caratteristica pianta a semicerchio, adattata alla forma del colle conico; da essa si diramano tre appendici più recenti, protese ai lati delle principali vie di accesso. Dalla rocca è possibile osservare un panorama mozzafiato. La natura vulcanica e la presenza di numerosi minerali metallici ha facilitato l’insediamento umano. L’estensione del territorio arriva fino alle coste tirreniche dove è situata la frazione di Santa Severa Nord. Tolfa, dopo la costituzione del comune di Santa Marinella , ha perduto l’accesso al mare. Rimangono alcuni diritti di uso civico alla foce del Rio Fiume.