Santa Marinella da Natale a Capodanno

luglio 07, 2013
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natale santa marinellaCom’è bello passare il Natale al mare. Da piccola il natale era in città e non posso negare che mi divertissi anche molto. La mia città era Lecce a cui volevo bene e a cui, ancora adesso che ci vivo lontano, sono affezionata.Le solite passeggiate nel centro addobbato, le partite a carte e a tombola a casa degli zii, il cenone e la messa di mezzanotte, la mattina l’apertura dei regali che il Bambino Gesù aveva portato, aiutato dall’asinello, ed il pranzo con la pasta al forno e l’arrosto misto. Io però volevo il Mare…si il Mare con la lettera maiuscola.

 
spiaggia_innevataAvevo visto nel mio sussidiario una foto che mi era parsa bellissima. Probabilmente si trattava di un fotomontaggio o di qualche posto del nord-europa dove si festeggiava il Natale. Vi era rappresentata una spiaggia non tanto larga, completamente coperta di neve, che fiancheggiava una bella insenatura, con una balconata grigia con i pilastri in cemento. E poi il mare si stendeva largo e di un colore strano e bellissimo a metà tra il verde e il blu acqua marina. Un albero di Natale minuscolo in primo piano, che per quanto io cercassi non riuscivo a capire dove fosse poggiato, attirava la mia attenzione. Mi pareva proprio di vedere Santa Marinella, la passeggiata e la spiaggia dove ero solita andare. Ma io ero abituata ad un paesaggio estivo e l’albero di Natale, la neve, quel particolare colore del mare mi pareva una vera meraviglia. Ogni volta che però chiedevo ai “miei” di passare il natale a Santa Marinella mi sentivo rispondere che lì era freddo e noi non avevamo i riscaldamenti.

neve santa marinellaQuest’anno, per la prima volta passo le vacanze di Natale nel posto dove avrei voluto passarle da bambina e la cosa, devo confessare, mi emoziona un po’. I “miei” non ci sono più, ma ci sono altri “miei”, sono i miei figli, ho finalmente i riscaldamenti e ho anche un forno a legna e una stufa, sempre a legna…cosa chiedere di più. Magari nevicherà pure e sarà bello passeggiare sul bagnasciuga e lasciare le impronte sulla neve o giocare a pallate sugli scogli del porticciolo. A febbraio di quest’anno ne ha fatta tanta ed è stato eccitante, come una prima volta.

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